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Channel: Voglio il mondo a colori
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Pacchetto regalo riciclando avanzi di stoffa

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Buongiorno,
finite le feste si torna alla vita di sempre ma prima voglio farvi vedere come ho creato dei pacchetti per il regalo della Befana usando alcuni ritagli di stoffa che sono avanzati dai vari lavori di cucito creativo.

Pacchetto con avanzi di stoffa
Non so voi ma io tengo tutti gli avanzi di stoffa una volta finito i miei lavori di cucito pensando che prima o poi mi serviranno ma non ero ancora riuscita ad utilizzarli fino a quando non mi è venuta l'idea di usarli per ricoprire una scatola di una bottiglia (regalo di Natale) per farne un contenitore per un regalo della Befana.

Ecco il sacchetto con gli avanzi di stoffa e la scatola da foderare


Visto che la tecnica del nastro biadesivo funziona bene ed è veloce, l'ho utilizzata anche in questo caso, ho messo due strisce di nastro su ogni facciata della scatola


e poi ho tolto la protezione solo alle strisce di una facciata ed alla prima delle due facciate vicine in modo da poter appoggiare la scatola per lavorare


e poi ho scelto un pezzetto di stoffa e l'ho attaccato lisciandolo bene


Ho ritagliato la stoffa in eccesso e ne ho attaccato un altro sovrapponendolo un po'


Nel punto in cui si sovrappongono ho poi messo un altro pezzetto di biadesivo per attaccare la stoffa superiore a quella inferiore.

Andando avanti così ho ricoperto tutta la scatola.




Ho completato poi con un fiocco, due roselline di carta, un cuoricino di stoffa e la dedica (ah, la Befana ovviamente sono io)

Ecco i particolari



Dato che ero in vena ho utilizzato la stessa tecnica per ricoprire un pacchetto che avevo fatto in precedenza con della carta da pacco, ecco il risultato.


In questo caso ho usato però un pezzetto intero di stoffa, non dei ritagli.

Il bello di questa tecnica è che se si vuole si può recuperare la stoffa, la scatola può essere riciclata così come è per un altro regalo ma la carta va stracciata e buttata ed allora è un attimo togliere la stoffa prima di gettare il tutto e tenerla da parte per successive decorazioni.

Certo, nel caso della scatola di bottiglia si poteva andare più sul fino facendo diversi tipi di decorazione ma non avevo molto tempo ed allora l'ho lasciata un po'"rustica", però è l'idea che conta.

Cosa ne dite?
Vi piace?

Ciao, alla prossima


Shopper gufetti di Natale

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Buongiorno,
vi ricordate la tovaglia di plastica dalla quale avevo fatto l'astuccio e la tovaglietta americana ?
Ne ho ricavato anche un pratico shopper

Shopper gufetti natalizi


L'ho cucito a macchina come ho fatto per la borsa mare ed anche qui ho aggiunto i manici in grosgrain solo che questa è più semplice, non ho fatto il fondo ma ho semplicemente cucito la borsa su 3 lati.

Ecco i particolari 


e l'interno


A me piace molto ed anche se è natalizia la sto ancora usando per la spesa.

Carina vero?

Ciao, alla prossima

Pasticcio di amaranto

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Buongiorno,
era parecchio che non pubblicavo ricette per la rubrica "Cibi dell'altro mondo" ma mio figlio tornando a casa per le vacanze di Natale ha portato qualche cosa di insolito e l'amaranto è appunto tra questi.

L'ho chiamato pasticcio non nel senso classico che si intende in cucina ma perché ho fatto veramente una serie di pasticci per cucinarlo ma quando stavo per buttarlo mi è venuta un'idea che l'ha salvato.

Pasticcio di amaranto
L'amaranto è una pianta originaria del centro America già conosciuta ed utilizzata dalle civiltà precolombiane che ne conoscevano le alte qualità nutrizionali ed energetiche.

L'amaranto è ricco di proteine ad alto valore biologico e contiene il doppio di lisina dei cereali, ha inoltre elevati contenuti di calcio, ferro, fosforo e magnesio e fibre.

Un alimento che si dovrebbe usare di più nella nostra dieta quotidiana, per cui sono stata contenta quando me lo ha portato e sono corsa in cucina per ricavarne un delizioso piatto ma l'agguato era dietro l'angolo e non lo sapevo ancora.

Innanzi tutto i chicchi vanno lavati solo che sono talmente piccoli che passano anche attraverso le maglie dei colini più sottili per cui ho utilizzato della cheese cloth, la tela naturale molto comune negli Stati Uniti (molto meno da noi) per preparare il formaggio.

Cheese cloth
Ne ho tagliato un pezzo che potesse foderare il colapasta e per sterilizzarlo l'ho bollito per qualche minuto.

Ho foderato lo scolapasta


ed ho versato un po' di semi per volta e li ho lavati




Li ho poi versati in una pentola con acqua calda leggermente salata in ebollizzione


E già qui è stato complicato perché i chicchi si erano attaccati alla tela e per staccarli me li sono attaccata alle mani, passavano dalla tela alle mie mani e non andavano nella pentola.

Comunque, dopo questa operazione, secondo mio figlio i chicchi cuocendo si sarebbero sfaldati ed il risultato sarebbe stato una sorta di semolino.

Invece dopo un bel po' i chicchi erano ancora duri, l'acqua si era assorbita ed il tutto era diventato salatissimo, praticamente immangiabile.

L'ho messo da parte per avere il tempo di pensare come recuperarlo ed in effetti mi è venuta un'idea semplice ma efficace.

Ho messo l'amaranto in un contenitore con acqua ed una busta di purè in fiocchi, ho frullato tutto ed è venuto un qualcosa che assomigliava appunto ad un purè, non era più salato,  insomma, era mangiabile.

Non posso dire che avesse un sapore esaltante ma si lasciava mangiare e come completamento ad una stir fry che aveva fatto mio figlio con funghi, cavolo nero e fagioli era pure buono.

Sinceramente non so se il gioco vale la candela, ormai comunque li ho e li devo finire, mi inventerò qualcosa per trovare il modo migliore di gustarli.

Ciao, alla prossima

Gratta il regalo

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Buongiorno,
oggi volevo parlarvi di un esperimento che ho fatto qualche giorno fa quando ho voluto provare a fare dei "Gratta e vinci" casalinghi da usare come etichette sui regali in modo da fare una sorta di caccia al tesoro per scoprire quale è il proprio.

Gratta il regalo
L'idea mi piaceva e poi si poteva applicare in tante occasioni, da un biglietto romantico ad una caccia al tesoro per esempio ed allora sono andata a cercare nel web le istruzioni ed in effetti sono tante le persone che l'hanno fatto e sembrava semplicissimo per cui mi sono buttata.

Anche i materiali sono pochi, cartoncino, acrilico, detersivo per i piatti e carta trasparente adesiva.

Ho scelto del cartoncino nero e del colore argento per ricoprirlo, volevo un'etichetta che risultasse argentata ma che conservasse ancora del contorno per cui non potevo semplicemente dipingere e ritagliare con la Big Shot quindi ho preso la fustella, ho disegnato il contorno esterno sul cartoncino, l'ho fermata con del nastro di carta ed ho scritto gli auguri all'interno.



A questo punto ho tolto la fustella ed ho coperto con la carta adesiva trasparente


Seguendo le istruzioni che ho trovato in rete ho preparato il colore miscelando l'acrilico col detersivo dei piatti, una misura di acrilico e mezza di detersivo anche se sono andata un po' ad occhio.


Ho rimesso la mascherina aiutandomi con il contorno esterno che avevo disegnato all'inizio e poi ho colorato l'interno con la miscela usando un pennello morbido.


Solo che non è così semplice, occorre una mano leggerissima per stendere il colore altrimenti al posto di metterlo lo si toglie e poi occorrono anche più mani altrimenti si vede in trasparenza.
Non sapevo se dando più strati di colore dopo aver fatto asciugare il precedente una volta asciutto il tutto sarebbe stato facile rimuovere con la monetina oppure no ed allora ho cercato di mettere tanto colore in modo da coprire il tutto.
L'unico modo per farlo stare giù era di procedere a zig zag formando una superficie irregolare, lo so, non è una meraviglia ma è l'unica cosa che mi è venuto in mente anche perché colorando con la mascherina il colore mi finiva tutto agli angoli e stenderlo in modo uniforme era veramente difficile.

Ho fatto un secondo esperimento abbandonando l'idea del bordino nero ed è andato un po' meglio.


Ho scritto la dedica sul cartoncino e poi ho ricoperto con un pezzo di carta adesiva un po' più grande della fustella


Ho colorato con la miscela e devo dire che è stato più facile rispetto al primo


Una volta asciutto ho posizionato la fustella cercando di indovinare la posizione (forse qualche segno sul cartoncino fatto prima di colorare avrebbe facilitato l'operazione) e poi ho tagliato con la Big Shot.

Ho fatto anche un ulteriore tentativo con un cartoncino già scritto e ritagliato


Ho posizionato il cartoncino su un foglio di acetato in modo che si staccasse bene una volta tagliato ed ho coperto con la carta adesiva


Ho colorato con la miscela ed ho fatto asciugare.
Ho colorato anche un pezzettino in più per vedere una volta asciutto come veniva via e sono rimasta contente nel vedere che veniva via facilmente come i veri gratta e vinci.


Ho tagliato l'acetato ed ho posizionato la fustella con cui l'avevo tagliato sopra il cartoncino, qui è facile perché si vedono i contorni e quindi è più facile centrarla, e poi ho tagliato.
Essendo a filo una volta tagliato la parte di acetato si è staccata quasi da sola perché avevo tagliato via quasi tutta la carta adesiva a cui era attaccato.

Dopo aver fatto queste 3 prove ho scelto la prima per attaccarla al regalo ed infatti è stata proprio una sorpresa alla mattina del 6 Gennaio trovare un regalo da grattare per vedere di chi era.

Ma la sorpresa l'ho avuta io quando la vernice protettiva non veniva via, ho grattato e rigrattato e poi alla fine ho usato un po' di cotone con l'acetone per le unghie ed è venuto via anche se a fatica.


Adesso non so se lasciato lì per più giorni si secca troppo e si aggrappa alla carta adesiva o se la miscela non era giusta, so solo che appena secco si grattava e poi non più.

Voi ci avete provato qualche volta a farli ed avete dei consigli da darmi?
Vorrei utilizzarli per un'altra idea che mi è venuta in mente e vorrei che fossero perfetti (o quasi).

Grazie

Ciao, alla prossima


Il mio primo Amigurumi

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Buongiorno,
oggi volevo farvi vedere il mio ultimo lavoretto, un gufetto fatto con la tecnica amigurumi cioè l'arte giapponese di creare all'uncinetto ed ai ferri dei piccoli animaletti.



Ho seguito il tutorial che Grazia di Froda Creazioni ci ha regalato per l'iniziativa  "The Creative Factory: Handmade Christmas".

Era tanto che non lavoravo all'uncinetto per cui ho avuto qualche problema a leggere le istruzioni e poi questa tecnica è un po' diversa dall'uncinetto tradizionale, per esempio qui si inizia col "cerchio magico" che non avevo proprio capito cosa fosse (pensavo fosse solo un modo di dire) ed infatti io sono partita con la classica catenella chiusa a cerchio ma ho trovato un po' di difficoltà a fare una catenella così  piccola con la lana che pur non essendo grossa ha uno spessore maggiore del cotone e quindi mi è venuto il dubbio che magari non era solo un modo di dire.

Ho cercato in rete ed in effetti sono comparsi subito moltissimi video tutorial che spiegavano come farlo, in pratica il cerchio magico consiste in un anello col filo nel quale inserire i punti bassi indicati dalle istruzioni, alla fine si tira il capo del filo ed i punti bassi si stringono non lasciando l'antiestetico buco al centro di una lavorazione in tondo.

Un'altra cosa che non avevo capito (ma mi era venuto un dubbio) era che la lavorazione è continua, non si termina il giro e si riparte con una catenella volante, l'ho visto dopo sempre cercando in rete ed ho pure visto che per capire dove è l'inizio del giro occorre usare un segnapunti altrimenti quando si riprende il lavoro non si capisce più a che punto si è arrivati.

Avendo lavorato quasi sempre solo col cotone ho avuto difficoltà a lavorare la lana anche perché ho una mano molto stretta per cui i punti venivano troppo tirati e facevo fatica il giro successivo ad infilare l'uncinetto nel punto.

E per finire dato che impugno l'uncinetto non nel modo tradizionale ma come se fosse un badile, l'estremità appoggiava (forte) sulla parte terminale del dito anulare e quindi già a metà del lavoro avevo perso la sensibilità al dito (tunnel carpale in agguato?).

Comunque alla fine ce l'ho fatta a finire il gufetto che ho completato con gli occhietti, rampette e beccuccio attaccati con la colla a caldo e dato che è una femminuccia gli ho ricamato anche le ciglia.

Mi è venuto in mente di usarlo come portachiavi e sono andata a cannibalizzare uno che aveva mio marito.

Finito giusto in tempo per partire per Chicago con mio figlio (no, non è per lui ma per Sofya).

Ecco il retro del gufetto


Ringrazio Froda per il tutorial ed appena avrò ripreso sensibilità al dito ne farò uno anche per me.

Ciao, alla prossima

Portafoto rosa canina e bacche

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Buongiorno,
dopo la pausa  natalizia sono nuovamente iniziate le lezioni di pittura su ceramica, adesso riprendiamo in mano pennelli e colori e ci buttiamo su nuovi soggetti lasciando da parte per un bel po' i disegni natalizi, ma prima voglio farvi vedere uno degli ultimi lavori fatti, un regalo di Natale, una cornice in porcellana su cui ho dipinto bacche e rose canine.

Portafoto in porcellana rose canine e bacche
Questo lavoro è stato fatto quasi di corsa quando mancavano poche lezioni alla pausa natalizia, era il regalo per una mia nipote, non mi venivano in mente idee su cosa regalarle e non mi ricordavo cosa avevo regalato gli anni precedenti però ero sicura che di cornici non ne avevo mai fatte per cui ho pensato di regalarle questa.

Il lavoro è semplice, i fiori sono quelli che in questo periodo vanno per la maggiore quindi avevo la mano abbastanza allenata e la cornice è piatta per cui non bisognava stare attenti ad uniformare il colore nei passaggi di dislivello.

L'unico punto in cui bisogna prestare attenzione è verso il bordo dove i petali dei fiori non sono completi perché per sfumare il petalo si parte dall'alto e si tira il pennello verso il basso ma in questi punti c'è poco spazio per tirare il pennello.

Mi piace molto anche la forma della cornice, è particolare e sta benissimo con questi fiori, sembra che diano movimento all'oggetto.

Adesso sto lavorando ad un orologio da appendere al muro, è decisamente più lungo da fare però era un po' che ci pensavo.

Ciao, alla prossima

Berrettino di lana all'uncinetto

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Buongiorno,
ecco il mio berrettino di lana terminato da poco, l'ho finito qualche giorno prima del gufetto.
E' semplicissimo da fare e pure veloce perché fatto con lana grossa.

Berretto lana all'uncinetto
Prima di Natale mi sono comprata il kit per fare un berrettino di lana, mi piacevano molto questi colori, rosa acceso e grigio chiaro, rallegrano le giornate invernali, fredde e buie.


Il lavoro è tutto a mezzo punto alto, si parte da pochi punti per aumentare via via, c'erano le istruzioni nella confezione ma dato che ho la mano molto stretta a metà ho dovuto aggiungere dei punti altrimenti risultata troppo stretto ed anche delle righe perché altrimenti restava troppo corto e non avrebbe coperto le orecchie.

Ecco il work in progress


Come potete vedere il punto è molto compatto ed il cappello risulta piuttosto rigido, infatti sta in piedi da solo.

Nella confezione c'è anche l'etichetta da applicare ma io non l'ho messa, sto progettando di crearne una io personalizzata ma al momento non ho molte idee, aspetterò che mi venga l'ispirazione, al momento lo indosserò così, sempre ammesso che venga il freddo!

Ciao, alla prossima

Carpaccio di cavolfiore

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Buongiorno,
dopo aver mangiato quasi tutti i giorni quando era qua mio figlio stir fry in tutte le salse ecco che viene voglia di cambiare un po' ma restando sempre in tema di verdure e dato che i cavoli sono di stagione e fanno bene mi è venuta voglia di provare una ricetta un po' diversa e mangiarli crudi in un saporito carpaccio.

Carpaccio di cavolfiore
La ricetta è semplicissima ed anche veloce dopo che si è trovato il modo di tagliare il cavolo molto sottile.

Io ho usato una mandolina ma ho faticato un po' a trovare la giusta apertura della lama, volevo le sfoglie sottilissime ma mi si spezzavano ed allora sono arrivata ad un compromesso, appena più spesse riuscivano a restare integre.


Una volta disposte le sfoglie sul piatto ho preparato il condimento frullando con il mixer ad immersione prezzemolo, olio, acciughe dissalate e poco peperoncino.


Ho versato il tutto sul cavolfiore e voilà, il gioco è fatto.

E' molto gustoso, le acciughe danno un tocco particolare, le ho scelte per ricreare un po' il gusto del cavolo saltato che si usa come condimento per la pasta (tipo pasta alle cime di rapa, tipico piatto pugliese).

Volendo si può cambiare il condimento e magari togliere le acciughe e farne un piatto vegano, per esempio mi vedo bene anche olio, capperi, aglio e prezzemolo oppure al posto dei capperi mettere delle olive nere, insomma, ognuno si può sbizzarrire con fantasia a seconda dei propri gusti personali.

Oltre ad essere gustoso il piatto è anche salutare, gustandolo crudo si può godere appieno delle vitamine e dei sali minerali senza che la cottura li distrugga, resta però un po' più difficile da digerire ma vi assicuro che non lo si sente pesante.

Provatelo!

Ciao, alla prossima


Segnalibro di argento

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Buongiorno,
era un po' che ci pensavo, volevo trovare un nuovo tipo di decorazione che fosse semplice, veloce, bella ma soprattutto economica e finalmente l'ho trovata e come primo esperimento ho creato questo segnalibro.

Segnalibro argento
Avete capito di che materiale è fatto?
Sì, sì, è proprio comunissima carta stagnola!

Stagnola incollata su un cartoncino col biadesivo (ovviamente) e poi fustellata.

Ecco il retro


Vediamo il procedimento che è veramente semplice.

Ho incollato il biadesivo largo 5 cm su un cartoncino e l'ho ritagliato a filo


Ho poi tolto la protezione ed incollato la stagnola, anche se viene qualche piega non fa niente, dopo non si vedranno più.


Ho tolto l'eccesso di stagnola ed inserito la striscia nella fustella per embossing ed ho fustellato.


Ho rifinito togliendo tutta la stagnola che era fuori dai bordi, ho fatto un buco ed infilato il nastrino.
Tutto qua!

Poi, anche se era tardi non ho resistito ed ho provato a farne un'altra usando una fustella natalizia con i fiocchi di neve, ecco il risultato


Questa è una fustella da embossing o da taglio, infatti aumentando un pochino lo spessore i fiocchi vengono via, l'ho fatto a Natale solo col cartoncino ma ho un po' paura perché sento che la Big Shot fa un po' fatica e non vorrei che si rompesse.

Adesso sono alla caccia di altre fustelle per embossing, spero di trovarne qualcuna in offerta.

Vi è piaciuto?

Ciao, alla prossima

Con questo post partecipo al Linky Party di C'è crisi c'è crisi

Auguri digitali

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Buongiorno, settimana scorsa è stato il compleanno di mio marito ed a parte il regalo, che non gli ho dato per un po' di giorni visto che quella sera usciva a mangiare con gli amici al posto che con me, gli ho anche preparato una card digitale da postare sul suo diario FB.

E' un po' diversa dalle solite, ho tentato di ricreare in digitale degli sfondi all'acquerello usando la tavoletta grafica.

Auguri digitali all'acquerello
Dato che con l'acquerello non sono una cima, anzi non sono proprio buona, ho provato a ricrearlo digitalmente usando la tavoletta grafica e devo dire che qua mi dà soddisfazioni, è decisamente più semplice perché se sbaglio basta un bel CTRL-Z e via si riparte, in questo modo posso permettermi di fare tutti gli esperimenti che voglio.

Ho anche aggiunto una cornice in tema e qualche ombreggiatura per dare profondità ed il lavoro è terminato.

Cosa ne dite come primo esperimento?

Non abbandonerò l'acquarello tradizionale su carta ovviamente ma proseguirò anche su questa strada.

Ciao, alla prossima

Scatola regalo d'argento

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Buongiorno,
dopo il segnalibro argentato mi è talmente piaciuta questa tecnica che ho continuato creando questa scatola regalo riciclando una confezione di panettone.

Scatola argentata

Avevo tenuto da parte le scatole dei panettoni, del resto le mie sono piccole e portano via poco spazio, pensando a cosa ne avrei fatto ed adesso una di queste è diventata una scatola regalo.

Pensavo che la cosa fosse semplice e veloce ma strada facendo ho incontrato qualche inghippo che mi ha portato a cambiare direzione.

Ma vediamo tutto dall'inizio

Tra le scatole di panettoni per cominciare ho scelto questa perché la parte superiore e quella inferiore non sono stampate quindi mi bastava decorare solo le facciate.



Ho ritagliato 4 cartoncini della stessa dimensione della facciata e li ho ricoperti col biadesivo, prestare attenzione a far combaciare bene i bordi altrimenti poi si vedono le strisce di congiunzione dalla parte argentata


Ricoprire con la stagnola


e fustellare.
Mi è andata bene perché il cartoncino (e quindi la facciata della scatola) è esattamente uguale alla dimensione della fustella.


Ecco il risultato.


Fare anche le altre 3 facciate


ma NON rifinirle tagliando a filo come ho fatto io.
Infatti una volta incollate (anche se benissimo) tra una facciata e l'altra resta sempre un po' di spazio e si intravvede il cartoncino sotto.

Io per rimediare ho attaccato sui bordi della scatola della stagnola sempre usando il biadesivo ma è un lavoro inutile, porta via tempo, materiale e non sarà mai perfetto.


Ho provato ad attaccare il cartoncino con la colla a caldo ma non è andato bene perché la colla faceva troppo spessore e si seccava troppo in fretta.

Sono tornata quindi al mio biadesivo, un paio di strisce ed ero a posto ma dato che quello che avevo in casa non era trasparente ma bianco si sarebbe intravvisto tra le giunture, in pratica era inutile che mettevo la stagnola sui bordi allora ho dovuto mettere una striscia di biadesivo trasparente sulla stagnola ed una bianca accostata, un lavoraccio che potevo risparmiarmi se usavo del biadesivo trasparente largo 5 cm (appena posso lo vado a comprare).


A questo punto si possono incollare le facciate e tagliare la stagnola di eccesso sui bordi e la scatola è finita, basta completarla col regalo all'interno ed un fiocco all'esterno.


Pensavo fosse un lavoro più veloce ma ormai ho capito quali sono stati gli errori per cui con le altre andrò più diretta.

Mi domandavo se il passaggio del cartoncino fosse indispensabile e sinceramente non lo so, la stagnola da sola si riesce a fustellare ma ho paura che facendo pressione per incollarlo si perdano i rilievi, farò una prova con un pezzettino.

Altro modo per incollarlo senza usare il biadesivo che non è propriamente economico?
Mi sta venendo in mente la colla vinilica ma non so se tiene.
Avete qualche idea?

Grazie

Ciao, alla prossima

Quotes in B/W

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Buongiorno,
era un po' che non facevo prove di calligrafia ma riprendendo in mano l'ultimo numero di Dasherie Magazine mi è venuta voglia di impegnarmi in qualche progetto.

Il numero dell'Inverno 2014 è dedicato al bianco e nero, ci sono un sacco di spunti da prendere ma non tutti sono così facili ed allora ne ho scelti un paio che mi sembravano meno difficili degli altri.

Premetto che questi sono completamente e spudoratamente copiati dal giornale, si tratta di un progetto di Debi Sementelli, una bravissima calligrafa e font designer.

Li ho copiati per farmi l'occhio sulle proporzioni altrimenti le scritte non mi sarebbero venute spaziate correttamente e già così non è stata una passeggiata ed i risultati non sono il massimo ma per essere la prima volta sono abbastanza soddisfatta.

Ecco la pagina del progetto di Debi Sementelli



Lei ha dipinto le sue citazioni su dei mini quadri, ce ne ho anch'io un po' che stanno aspettando di essere usati ma come prima volta non mi sono fidata ed allora ho usato un cartoncino nero e l'inchiostro calligrafico bianco.

Mi sono preparata la postazione sulla scrivania.
Per tracciare i contorni ho usato un pastello bianco


Ho cominciato dai contorni e dalle linee curve che delimitavano gli spazi.
Confesso che ho avuto una fortissima tentazione di fare tutto questo al computer e poi ricalcare col pennino ma mi sono trattenuta.


Per avere idea di dove cominciare e finire sono partita dalla lettera centrale della parola racchiusa tra le linee e poi sono passata a quella immediatamente a destra e poi quella a sinistra e via di seguito.
Il concetto penso sia giusto ma non è così facile come sembra però alla fine dei 2 lavori un po' di occhio me lo sono fatta.


Il primo lavoro l'ho finito passandolo con la penna obliqua e l'inchiostro bianco che tra l'altro è molto viscoso per cui ogni un per tre dovevo andare a lavare il pennino.

Per il secondo in cui c'erano ampi spazi bianchi ho usato anche un pennello per la pittura cinese che ho acquistato tempo fa assieme ad un manuale.
Solo che dato l'esiguo costo anche la qualità non era il massimo ed infatti il pennello perdeva peli più di un lupo, non c'è niente da fare, la qualità costa ma per adesso che sono ancora alle prime armi non mi conviene fare grossi investimenti.


Per completare i vuoti che ho lasciato vicino alle lettere (non mi avvicinavo troppo col pennello per non sbavare) ho passato una penna ad inchiostro bianco.

Mi piacciono molto questi quadretti, conto di farne altri per regalarli in qualche occasione ma proverò a farli di testa mia, farina del mio sacco.

Penso stiano bene anche come decorazione su una copertina personalizzata di un'agenda o di un quaderno.

Cosa ne dite?

Ciao, alla prossima

Il tempo delle rose

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Buongiorno,
settimana scorsa a pittura mi sono buttata su un progetto un po' diverso dal solito, basta tazze, taglieri, centrotavola ecc., ho visto un piatto forato che era già pronto per diventare uno splendido orologio e lo sfondo non poteva essere altro che una cascata di delicate rose.

Orologio ceramica con rose
Lo so, ho sempre detto che le rose non mi piace dipingerle, è vero però mi piacciono moltissimo e me le vedevo molto bene su questo orologio.

Pensavo di impiegarci una vita a farlo invece è andato più veloce del previsto.
Il rosa poi è un colore facile da usare, resta giù bene, non come il blu che appena lo guardi viene via.

Mi piace il risultato, è elegante ma non troppo "barocco" e secondo me si adatta a diversi tipi di arredamento, dal classico al moderno, è un oggetto senza tempo, un evergreen che non rischia di stancare dopo un po' che lo hai in casa.

Cosa ne dite?

Ciao, alla prossima

Frittata di verdure

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Buongiorno,
vi capita certe volte di arrivare a casa stanche, con poca voglia di cucinare, con poche idee su cosa portare a tavola e con poca roba in frigo?
A me sì ed ultimamente anche spesso, ed allora improvviso.

E' così che è nata questa gustosa frittata

Frittata di verdure

Da vedersi non è bellissima, si è rotta un po' quando l'ho estratta dalla teglia (si era un po' appiccicata) ma è talmente buona che ho deciso di postarla ugualmente.

Il procedimento è semplice e velocissimo soprattutto se si usano le verdure surgelate già tagliate a pezzetti, io ho usato una confezione di verdure microondabili, si cuociono con tutto il sacchetto nel microonde per pochi minuti e poi si mettono in padella con un po' di olio e di dado vegetale e si fanno saltare un attimo giusto per dare un po' di sapore.
 


Versare le verdure in una terrina capiente in modo da mescolarle agevolmente e si aggiungere avanzi di formaggio a pezzettini (io avevo un pezzo di mozzarella, uno di brié ed ho aggiunto un po' di parmigiano grattugiato). 


Rompere 4 uova nella terrina


e mescolare il tutto


Versare il contenuto in una teglia crisp precedentemente unta con un po' di olio e cosparsa di pangrattato e far cuocere nel microonde per 10 minuti con la funzione crisp.


Estrarre la teglia dal microonde e cercare di mettere la frittata su un piatto da portata senza rovinarla troppo.


E' veloce da fare ed è veramente buona, in più aiuta ad utilizzare un po' di avanzi che si trovano in frigo.

Provatela

Ciao, alla prossima

#Sensomieiviaggi: Serendipity

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Buongiorno,
torna dopo la pausa natalizia #sensomieiviaggi ed il tema di questo mese che ci ha proposto Elena di Anche oggi non ho vissuto per niente è molto particolare, Serendipity, ovvero la fortuna di fare felici scoperte per caso o di trovare qualcosa per caso mentre si stava cercando altro..

Sapevo cosa significava Serendipity ma per essere sicura di cogliere l'esatto significato sono andata a dare un'occhiata a Wikipedia che mi ha confermato quello che pensavo.

E' stato difficile da trovare anche perché in genere studio molto a tavolino e lascio poco al caso anche perché in genere non ho molto tempo per visitare un luogo per cui mi informo prima ma ... diciamola tutta senza prendere scuse, non avevo idee punto e basta.

Ma dopo aver letto il primo post sull'argomento che ha scritto Chiara finalmente si sono aperti i cancelli dei ricordi.

Selinunte, Agosto 1975

Selinunte, Agosto 1975
Era Agosto ed avevo compiuto da poco i miei 18 anni, ormai mi sentivo grande e volevo fare quello che volevo come non andare in ferie con mio padre che voleva partire per un tour organizzato della Sicilia, tutti i miei amici stavano a casa e volevo starci anch'io, mi annoiavo ad andare in giro con lui.

Beata scemenza!

Adesso col senno di poi mi rendo conto dell'opportunità che ho avuto anche se non la volevo, se fossi stata un po' più furba mi sarei goduta meglio quel viaggio ma anche così mi ha lasciato oltre al ricordo dei posti visti che sono meravigliosi anche un altro regalo, una splendida amicizia con una famiglia incontrata durante quel viaggio che dopo tutti questi anni è ancora più viva che mai.

Padre, madre e figlio un po' più piccolo di me, abbiamo fatto subito amicizia, ci siamo scelti tra tutti gli altri partecipanti del tour, ci siamo piaciuti e voluti fin dall'inizio.

Nei vari anni che sono seguiti ci siamo sempre stati, siamo stati vicini, hanno partecipato al mio dolore per la morte di mio padre, per me un padre, per loro un amico, abbiamo trepidato e siamo stati in pensiero quando un terremoto ha distrutto la loro casa ed adesso li chiamo dopo ogni forte scossa.

Quel viaggio non mi ha regalato qualcosa di materiale ma mi ha dato una cosa molto più preziosa che non finisce con il ritorno a casa ed una bella foto, mi ha regalato un dono raro, unico, una bellissima e vera amicizia.

Bihac, Settembre 2008

Bihac, Settembre 2008

L'ultimo anno delle mie vacanze in Croazia, da allora non ci siamo più tornati e dubito molto di tornarci in futuro.
Peccato perché a me piace moltissimo ma mio figlio a cui piaceva ormai ha una sua vita ed a mio marito non è mai piaciuta, si annoiava, chissà perché.

Quel giorno avevo già programmato tutto, una bella gita ad un'isola vicino, sole e mare tutto il giorno ed invece mio figlio si sveglia e dice che vuole andare in Bosnia Erzegovina.

Ammetto che al momento sono rimasta un po' basita, cosa mai vuole andare a fare in Bosnia?
Ho scoperto poi che voleva andarci per mandare le cartoline agli amici da un posto un po' strano.

E non c'è stato verso di fargli cambiare idea, si doveva andare in Bosnia a tutti i costi ed allora, cartina alla mano, abbiamo scelto il posto più vicino anche perché essendo sulla costa i chilometri da macinare erano tanti e la scelta è caduta su Bihac, una grossa cittadina ad un paio di ore da Senj dove eravamo noi.

Sono partita prevenuta ma poi mi sono dovuta ricredere, è stata una sorpresa.

Città di confine tra l'impero Ottomano e quello Austro-Ungarico è divisa tra un prima ed un dopo, nel mezzo c'è stata la terribile guerra fratricida, ancora troppo recente per non mostrare le sue ferite che si vedono ancora sui muri di alcune case.

In gran parte distrutta è stata ricostruita e quindi si presenta moderna, pulita e lineare ma alcuni ricordi della storia passata hanno resistito alla furia delle bombe come la moschea Fethija che in origine era una chiesa gotica dedicata a Sant'Antonio poi convertita in moschea con l'avvento degli Ottomani.

Passeggiare in quelle strade dove il moderno si alterna all'antico, dove tanto è stato ricostruito ma molto è ancora in rovina, quasi a memoria di quello c'è stato in queste strade, in queste piazze, mi ha fatto pensare a come l'uomo possa compiere certi crimini eppure è sempre stato così e sempre lo sarà.

Una giornata diversa che ha fatto pensare, non c'è solo mare e sole, ci sono anche altre realtà che è giusto vedere, ci sono posti che ci danno tristezza ma anche speranza, anche le cose più terribili finiscono e le città risorgono.

Barcellona, Luglio 2014

Barcellona, Torre Diagonal Zero Zero, Luglio 2014
Ultima vacanza a Barcellona, in tutti i sensi, primo perché è stata l'ultima in ordine di tempo e secondo perché non so se ci torno ancora per il prossimo compleanno, mio marito mi ha fatto chiaramente capire che per pochi giorni in quel periodo si spende troppo, ma che colpa ne ho io se compio gli anni il 31 Luglio?

E dire che l'anno scorso ho cercato anche di risparmiare, ho prenotato un hotel particolare, di design ma non in centro e quindi costava meno rispetto a quello dell'anno prima ma tutto l'insieme comunque era una cifretta non indifferente e mio marito poi si lamentava dicendo che era troppo fuori mano ed invece io avevo fatto bene i calcoli, l'albergo era facilmente raggiungibile con parecchi mezzi.

Cambiare zona poi mi ha fatto conoscere dei posti che altrimenti non avrei mai visto, sono rimasta impressionata dell'architettura di alcuni palazzi come per esempio la Torre Diagonal Zero Zero oppure il Museo Blau di storia naturale ma non è da meno neppure l'enorme Parc del Forum, un'area per festival ed eventi costruita nel 2004  in occasione del Universal Forum of Cultures.

Tanti luoghi a pochi passi dall'hotel che essendo un po' decentrati non sono mete consuete dei turisti ma che meritano davvero ed allora sono contenta che questo "ripiego" mi abbia permesso di conoscere posti che altrimenti mi sarei persa e sarebbe stato un peccato.

Con questo ho terminato il mio post per #sensomieiviaggi di questo mese, dovremo aspettare fino al 20 di Febbraio per il nuovo argomento che sarà ....
No, non ve lo dico!
Eh sì, la prossima volta tocca a me scegliere l'argomento, speriamo vi piaccia, ho paura.

Ciao, alla prossima

Primi esperimenti (falliti) con la pasta al bicarbonato

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Buongiorno,
era un po' che ci pensavo, dopo aver letto l'articolo di Daniela dove parlava di come poter autoprodurre la pasta modellabile usando materiali che si trovano comunemente in casa mi è venuta la voglia di provare quella al bicarbonato seguendo la ricetta di Giada.

E' bellissima da vedersi, facile da fare ed economica e poi è bianca come la neve e perfettamente liscia e per giunta anche gluten free per cui la posso lavorare tranquillamente.

Mi sono venute in mente un paio di idee, volevo provare a fare dei ciondoli per collana da poter colorare in seguito.

Ho preparato la pasta secondo le istruzioni di Giada e mi sono messa all'opera, ho fatto un po' di esperimenti per vedere cosa era possibile fare e cosa no, sembrava che andava tutto bene ma poi man mano che si seccava si rompeva.

Dove ho sbagliato?


Ma andiamo per ordine, come dicevo volevo fare dei ciondoli e visto che ho trovato un paio di stampi per cake design in offerta li ho subito comprati, hanno delle decorazioni delicatissime.

Ecco la mia pasta al bicarbonato

Pasta modellabile al bicarbonato
Ho steso la pasta con un mini mattarello lasciandola abbastanza sottile ed ho infarinato con la maienza lo stampo da cake design scoprendo solo dopo che era inutile infarinarlo, anzi è meglio di no perché la maienza entra nei disegni ed in parte li copre.


Ho messo la parte stesa sopra lo stampo ed ho ripassato più volte il mattarello, conviene non fare troppo sottile la pasta inizialmente perché poi si appiattisce passandola sopra lo stampo.


Ho poi ritagliato il bordo in eccesso con un coltellino affilato e praticato un buco in uno dei cerchi per poterlo poi appendere.

Gasata da questo risultato mi sono buttata sul secondo stampo, avevo comprato questo per fare dei cioccolatini decorati e mi è venuto in mente che potevo fare delle piccole uova in cui nascondere delle sorprese (come chiudere i due mezzi gusci ci avrei pensato in seguito).


Ho preso una piccola quantità di pasta, l'ho appiattita e poi inserita nel buco dello stampo schiacciandola bene sui bordi


Ho ritagliato la pasta in eccesso ed ho estratto delicatamente (molto delicatamente) il mezzo ovetto, ho fatto allo stesso modo l'altra metà.

In una fiera dell'artigianato locale ad Evanston avevo acquistato un bellissimo ciondolo decorato a mano ed in rilievo, ho voluto provare a rifarlo per cui ho steso la pasta ed ho ritagliato la sagoma (così veniva un bell'ovale, non avevo niente di ovale in casa da usare come guida.

Ho preso uno stuzzicadenti ed ho cominciato a disegnare le linee di un fiore secondo l'ispirazione del momento ma niente da fare, veniva malissimo, la pasta si incideva ma lo scarto, la parte che veniva via dalla traccia del disegno, restava attaccata in modo irregolare facendo tante piccole creste che non riuscivo a togliere, ho provato in altri modi ma niente da fare, per fare dei cerchi ho usato un bulino e questo andava bene, il resto no.
Allora mi sono spazientita ed ho impastato di nuovo il tutto ed ho usato il ciondolo come se fosse un timbro.
Così è andata bene ma non volevo copiarlo, volevo fare qualcosa di mio, di personale, comunque in attesa che mi venisse un'idea l'ho copiato.



Visto che usando il ciondolo come timbro è andato bene mi è venuto in mente di provare con i timbri veri.

Ne ho uno con la mia iniziale ed ho pensato che potevo usare questa pasta come se fosse ceralacca.


In effetti è venuto ma i rilievi non si vedono benissimo, vedrò una volta dipinto quale sarà l'effetto finale

Ho provato anche con altri timbri ma con scarsi risultati, vanno bene solo quelli che hanno dei solchi abbastanza profondi.

Più o meno soddisfatta dei miei risultati li ho messi ad asciugare.

Man mano che si seccavano si creavano delle crepe nella pasta, in alcune di più, in altre di meno ma comunque c'erano.

E' capitato anche a voi ?
Come avete risolto?

Ciao, alla prossima

Benvenuta Allegra!

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Buongiorno,
ieri è nata Allegra, la figlia di una coppia di amici ed allora ho pensato di cominciare a darle il benvenuto con una card molto romantica e tenera,

Card nascita


Ne ho fatto anche un'altra versione con l'interno della cornice trasparente in modo che se vogliono i genitori possono metterci una foto della bimba e tenerla per ricordo o regalare a parenti ed amici.

Card nascita con sfondo parzialmente trasparente
Il lavoro è stato velocissimo anche perché ho usato dei freebies già pronti e quindi un doveroso ringraziamento a Far Far Hill e Cajoline.

Se dovessero interessarvi ve le posso personalizzare cambiando data e nome oppure inviarvele senza in modo che le completate voi.

Ciao, alla prossima

Filetto di halibut in crema di ananas

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Buongiorno,
oggi un'altra ricetta, la volevo condividere con voi perché è venuta veramente buona, persino mio marito che di solito non dice mai niente, al massimo alza un sopracciglio, mi ha detto che non sa cosa avrebbero detto i 3 tizi (i giudici di Masterchef) ma secondo lui avrebbero trovato interessante questo piatto.
Questo è il massimo dei complimenti che mi posso aspettare da mio marito ed allora visto che il piatto è piaciuto ve lo propongo.



Vediamo la ricetta 

Ingredienti :

1 filetto di halibut
2 fette di ananas
1 cucchiaio di farina
Olio extravergine
Dado vegetale

Procedimento :

Tagliare l'ananas a fette, io uso questo attrezzo che è veramente comodo.


Scaldare in una padella un po' di olio, aggiungere la farina (così si forma una sorta di crema) ed il dado e mescolare bene.

Tagliare l'ananas a pezzettini e metterlo nella padella con un po' del succo che si è formato durante il taglio e far rosolare per un paio di minuti.


Lavare ed asciugare il pesce e metterlo in padella scostando ai lati i pezzi di ananas.


Far rosolare un po' e poi girare il filetto e completare la cottura.

Impiattare e gustare.

Questo piatto è veramente buono, delicato e saporito, con un gusto fresco.
Io adoro l'halibut e trovo che stia veramente bene con questa salsina ma se si vuole un sapore più deciso o si vuole risparmiare può andare benissimo anche il merluzzo.

Provatelo.

Ciao, alla prossima

Crea le tue parole crociate per San Valentino

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Buongiorno,
San Valentino si avvicina e volevo mostrarvi un simpatico gioco da proporre al vostro lui, delle parole crociate che deve risolvere e che avete creato voi stesse, in palio ci può essere magari un dono o una punizione se non ci riesce.


Cruciverba fai da te


Stavo gironzolando per il Web quando sono capitata nel sito di The Dating Divas dove mostravano come creare un personale cruciverba e mi sono incuriosita.

Ho sempre desiderato mettere giù uno schema di un cruciverba ma non ci sono mai riuscita ed invece c'è chi lo fa per te.

Angie consiglia un sito e sono andata subito a provarlo ma non mi sono trovata perché i risultati migliori si hanno solo se si acquista il servizio, la parte free è veramente scarna, non disegna neppure le caselline e risulta praticamente incomprensibile ed oltretutto non lo stampa, genera solo una pagina html, va bene che si può catturare lo schermo ma non mi piaceva ed allora ho cercato se esisteva un generatore di cruciverba free e l'ho trovato.

Sicuramente ce ne saranno tanti ma mi sono fermata al primo perché faceva quello che volevo io.

Il sito è The Teachers Corner e crealo è semplicissimo.



Si inserisce il titolo ed il sottotitolo e poi le risposte e le relative domande.

Col pulsante "Make Crossword Puzzle" si genera il nostro cruciverba.

 E col tasto "Create PDF" ce lo salva direttamente sul nostro computer in formato PDF.

Trovo che sia un'idea molto carina per tante occasioni, magari anche per una caccia al tesoro, basta nascondere il nostro indizio nelle caselle



Le caselle grige lette in sequenza danno il risultato della parola da cercare, il nostro indizio oppure magari per San Valentino possiamo mettere il premio che si vuole dare, una cena al ristorante, un cinema ecc. ecc.

Cosa ne dite?
Simpatica l'idea, vero?

Ciao, alla prossima

Mini quadro con frasi d'amore

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Buongiorno,
ritorna The Creative Factory, il gruppo che si era formato a Natale da un'idea di Alex, allora ogni giorno una di noi pubblicava un post con un argomento inerente il Natale appunto, adesso si replica per San Valentino anche se con qualche piccola differenza, ogni giorno non c'è un solo articolo ma ben 6!

L'argomento su cui il Team sta lavorando dunque è la vicina festa di San Valentino.

Non so quanti di voi festeggiano questa ricorrenza, io per prima non l'ho mai fatto ma da quando ho il Blog mi sono sentita catapultata in questo mondo fatto di cuori e cuoricini che mi hanno preso in un vortice ed allora eccomi qua anch'io con il mio contributo.

Il mio lavoro per l'occasione è un mini quadro (ed infatti misura solo 9 x 6 cm) con un pensiero d'amore scritto a mano ed appoggiato su un mini cavalletto anche questo realizzato a mano.

Mini quadro con pensieri d'amore su mini cavalletto
Il lavoro è semplicissimo, la parte più complicata è stato trovare una frase d'amore che riuscisse a stare tutta dentro la tela, infatti è piccolissima.

Sono partita da questa mini tela che avevo comprato un po' di tempo fa nel mio negozio preferito di materiale artistico negli Stati Uniti e le ho dato una mano di acrilico nero.


Ho aspettato che si asciugasse ed ho scritto prima la frase con l'inchiostro bianco iridescente e poi ho completato con un po' di ghirigori usando ancora il bianco ed inserendo anche il verde acido.

L'effetto dei 2 colori mi piace molto ma quello bianco iridescente è meno carico di quello bianco classico e si vede un po' meno per cui in alcuni punti ho dovuto ripassarlo.


Dato che essendo piccolo su una parete si sarebbe perso ho pensato di fargli un piccolo cavalletto per poterlo appoggiare su un mobile o una mensola.

Ho usato dei bastoncini che avevo preso in un bar e che servono per girare il caffè americano, li ho forati con il trapano per far passare una vite, 2 li ho lasciati interi mentre il terzo l'ho spezzato a circa tre quarti, la giuntura poi l'ho coperta con scotch trasparente in modo che non si rompesse ma risultasse comunque flessibile.


Ho inserito la vite nei fori ed ho stretto col cacciavite


Ed ecco il cavalletto pronto per sorreggere il nostro mini quadro.


Questo è uno dei post che partecipa all'iniziativa di The Creative Factory per San Valentino ma siamo in tante, ogni giorno ci sono tanti bei progetti che vi aspettano, ecco le mie compagne di oggi, venite con me a trovarle?

Barbara Fanelli di Accidentaccio
Alessia De Bonis di Le Chat Gourmand
Sara Dionisi di Il Blog di Maryanne  

Mi raccomando, domani e dopodomani tornate da Alex per vedere quali sono i progetti programmati per quei giorni, vi assicuro che meritano tutti.

Ciao, alla prossima

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